OpenOffice: ecco l’alternativa [GRATUITA] al celebre Microsoft Office!

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Giorgio Perillo
Giorgio Perillo  - Giornalista & Digital Strategist
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OpenOffice

Quante volte abbiamo il bisogno di scrivere documenti di lavoro, lettere personali, fogli di calcoli per aziende e imprese, una semplice lista oppure qualche articolo e via dicendo… Quale software utilizzereste?

Domanda quasi scontata: Microsoft Office! La suite più conosciuta al mondo costituita da Word, Excel, PowerPoint, Outlook e OneNote. Il problema, invece, che accomuna tutti?? Il prezzo!

Si può arrivare a spendere più di 500€ per il pacchetto completo su Windows e 270€ per la versione Mac.

Come fare quindi se non si dispone di credito sufficiente? Ecco la soluzione: Apache OpenOffice! Il cui utilizzo è libero in quanto software open source.

Ad essere sincero, la prima volta che ebbi a che fare con questo software non rimasi proprio entusiasta. Certo, il punto di forza era l’essere un prodotto gratuito, ma l’interfaccia grafica non era soddisfacente e la lentezza era impressionante.

Il progetto, però, si è evoluto molto in questi anni fino a diventare un prodotto che, secondo la mia personalissima esperienza, ha raggiunto un ottimo grado di maturità; tanto da potersi davvero porre come una valida alternativa al più blasonato Microsoft Office.

Basti pensare, ad esempio, alla ottima compatibilità con i files Office (con le ben note estensioni doc, xls, ppt, docx, ecc.) e alla sua disponibilità in svariate lingue (italiano compreso).

C’E’ UN TRUCCO?

Normalmente quando si ha a che fare con prodotti gratuiti ci si “rassegna” sempre al “vabbè, per quello che NON hai pagato non è che puoi pretendere l’impossibile!”. Non è questo il caso di OpenOffice.

I suoi moduli di word processing, il foglio di calcolo, il database, la presentazione, il disegno vettoriale, la composizione di Html, e il disegno di equazioni sono perfettamente competitivi con quelli di Office e certe volte anche meglio.

Con questo software sarete in grado di aprire davvero qualunque tipo di file prodotto su Windows senza neanche avere problemi di conversione nel passaggio a Mac.

INSTALLAZIONE

Ma passiamo al concreto! L’installazione è davvero rapida e indolore, basta collegarsi al sito ufficiale del progetto:

http://www.openoffice.org/it/download/ e scaricare il file sul proprio PC / Mac.

Tutto il resto è una procedura guidata in cui bisognerà inserire solo il -nome utente- e dopo pochi minuti vi troverete con la sua icona blu e bianca sul desktop.
Cliccandoci sopra apparirà una finestra in cui potremo scegliere di creare:

  • Un Documento di testo
  • Un Foglio elettronico
  • Un Disegno
  • Un Database
  • Una Formula
  • Una Presentazione

Da non sottovalutare la possibilità di esportare i documenti in formato PDF. L’utilizzo di OpenOffice è liberamente e legalmente utilizzabile in qualunque contesto: pubblico, professionale ed aziendale.

Recensire ogni singolo programma della suite è impossibile in questa sede, proprio grazie alla loro completezza e versatilità. È, in ogni caso, possibile trovare delle ottime guide sul loro utilizzo direttamente sul sito ufficiale.

Ed infine ecco i requisiti minimi richiesti per poter girare correttamente:

Microsoft Windows

  • Windows 2000 (Service Pack 2 o superiore), Windows XP, Windows 2003, Windows Vista, Windows 7
  • 256 Mbytes RAM (512 MB RAM consigliati)
  • Almeno 650 Mbytes di spazio libero su disco per un’installazione normale (comprensiva di JRE) tramite download. Dopo l’installazione e la rimozione dei file temporanei di installazione, OpenOffice.org occuperà circa 440 Mbytes.
  • Risoluzione 1024 x 768 punti o superiore con almeno 256 colori

GNU/Linux (“Linux”)

  • Linux kernel 2.4 o superiore, glibc2 versione 2.3.2 o superiore
  • 256 Mbytes RAM (512 MB consigliati)
  • 400 Mbytes di spazio libero su disco
  • Server X con risoluzione 1024 x 768 punti o superiore con almeno 256 colori

Mac OS X

  • Mac OS X 10.4 (Tiger) o superiore
  • Processore Intel
  • 512 Mbytes RAM
  • 400 Mbytes di spazio libero su disco
  • Risoluzione 1024 x 768 punti o superiore con almeno 16M colori

Qualcuno, quando si parla di open source, teme che all’improvviso possa scomparire tutto. Non è proprio il caso di OpenOffice. La sua organizzazione è sicuramente volontaria, ma si basa sul lavoro di centinaia di persone e su attrezzature di livello professionale.

Il progetto inoltre è attivo da molti anni e, in tutta sincerità, se c’è un bug critico da sistemare, è molto facile che venga risolto molto più in fretta sulla sua suite di quanto Microsoft farebbe su Office.

Quindi, se qualcuno avesse avuto dei dubbi, non temete! Scaricate con tranquillità e iniziate a lavorare, divertirvi, svagarvi e produrre… senza spendere un euro!

By Giorgio Perillo

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Giorgio Perillo
By Giorgio Perillo Giornalista & Digital Strategist
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Giornalista pubblicista. Giurista e "Masterizzato" in Comunicazione e Lobbying nelle Relazioni Internazionali. SEO Passionate & Digital Strategist. Founder di Mente Informatica.
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