Blender: cos’è, come funziona e come imparare ad usarlo

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Giorgio Perillo
Giorgio Perillo  - Giornalista & Digital Strategist
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Con la diffusione ormai largamente consolidata della tecnologia digitale, il numero di software (sia gratuiti che a pagamento) per la creazione di computer grafica, animazioni e simili è cresciuto a dismisura.

Il fenomeno è dovuto al fatto che questo genere di competenze sono sempre più richieste, dal momento che numerosi aspetti del mondo del lavoro stanno affrontando un costante processo di digitalizzazione. 

In aggiunta, va considerato come alcune “industrie”, come quella dell’intrattenimento e dell’animazione, facciano ampio uso di risorse specializzate nell’utilizzo di programmi e software sviluppati appositamente per le necessità di disegnatori, animatori e non solo.

Tra questi vi è Blender: vediamo di seguito quali sono le sue caratteristiche e come imparare ad utilizzarlo nella maniera migliore

Cos’è il software Blender

Blender è un software gratuito, sviluppato dalla Blender Foundation e pubblicato per la prima volta nel 1998. Il programma permette di realizzare numerose funzioni, come ad esempio:

  • modellazione tridimensionale;
  • rigging;
  • rendering;
  • composizione tridimensionale;
  • animazione e montaggio video.

Il programma, in quanto software libero e open source, può essere scaricato ed utilizzato gratuitamente (sul sito blender.org), senza il pagamento di alcuna licenza di utilizzo; è compatibile con numerosi sistemi operativi quali Microsoft Windows, macOS, GNU/Linux e FreeBSD ma, ciò nonostante, presenta la medesima interfaccia a prescindere dal sistema operativo di utilizzo.

Come si legge sul sito di riferimento, “Blender è un software multipiattaforma che funziona su ciascuno dei principali sistemi operativi: Windows, 10, 8 e 7, macOS 10.12+, Linux. Per Windows è disponibile un installer nel caso in sui si voglia aggiungere un’icona sul desktop”.

Per quanto riguarda l’hardware, i requisiti minimi per l’installazione di Blender sono:

  • 64-bit dual core 2Ghz CPU con supporto SSE2;
  • 4 GB RAM;
  • 1280×768 display;
  • Mouse, trackpad o penna e tablet;
  • Schede grafiche con 1 GB RAM, OpenGL 3.3
  • Meno di dieci anni di anzianità.

Le schede grafiche supportate dal programma sono:

  • NVIDIA: GeForce 400 o più recenti, Quadro Tesla GPU architecture e più recenti, con NVIDIA drivers;
  • AMD: GCN di prima generazione o più recente;
  • Intel: Haswell o più recente;
  • macOS: versione 10.12 o più recente con hardware supportato.

Le funzionalità del programma

Come già accennato, le funzionalità del software sono numerose. Le principali sono: il modellamento digitale, per mezzo di poligoni primitivi (secondo diversi modelli operativi), il rendering di immagini e volumi, le animazioni di vario genere, gli strumenti di simulazione di dinamica del corpo e il montaggio audio e video non lineare di base.

L’interfaccia del programma include diverse modalità di editing: le principali sono Object Mode e Edit Mode: la prima viene utilizzata per modificare un singolo oggetto mentre la seconda serve ad apportare modifiche al progetto nel suo complesso.

La principale difficoltà di utilizzo del programma consiste nel fatto che molte delle funzionalità sono accessibili per mezzo delle cosiddette “scorciatoie da tastiera” mentre lo spazio di lavoro del software viene organizzato secondo un caratteristico sistema di windowing che apre una o più finestre a seconda delle caratteristiche del progetto.

Come imparare ad utilizzare il software

Pur essendo un software libero, Blender può essere un ottimo strumento di lavoro anche in ambito professionale. Per questo è consigliabile studiarne tutte le funzionalità per poterle utilizzare al meglio, anziché provare ad intraprendere la strada dello studio autodidatta, dal momento che questo software è ritenuto generalmente poco facile da imparare.

È possibile, a tal proposito, scegliere di frequentare un corso Blender online, organizzati da portali specializzati quali Puntonetformazione. I percorsi formativi possono essere sia online sia modulati su lezioni frontali e al termine del programma, che prevede una parte teorica ed una pratica, l’organizzatore del corso rilascia in genere un certificato o un attestato di partecipazione.

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Giorgio Perillo
By Giorgio Perillo Giornalista & Digital Strategist
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Giornalista pubblicista. Giurista e "Masterizzato" in Comunicazione e Lobbying nelle Relazioni Internazionali. SEO Passionate & Digital Strategist. Founder di Mente Informatica.
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