Gli italiani si rivelano più attenti alla protezione dei loro dispositivi mobili, primo fra tutti lo smartphone.
In pochi mesi con l’avvio del 2017 le richieste di sottoscrizione di una polizza a tutela del proprio smartphone, del tablet, del computer portatile sono addirittura triplicate.
Le necessità quotidiane hanno fatto sì che il possesso di un cellulare sia diventata un’esigenza indispensabile, per contro i prezzi dei telefonini di ultima generazione hanno raggiunto livelli piuttosto elevati, tali da far pensare che sia davvero meglio scegliere un qualche elemento di prevenzione per proteggersi da danni e furti.

All’atto dell’acquisto di uno smartphone il venditore rilascia una garanzia di 12 o 24 mesi, concessa dalla casa produttrice, un’ancora di salvezza nel caso in cui il prodotto dovesse presentare difetti di produzione o un qualche elemento di cattivo funzionamento.
Una copertura per andare oltre quella offerta per legge dai costruttori
La copertura offerta per legge non considera però problematiche quali il furto e i danni causati da un utilizzo poco attento da parte del proprietario. Inoltre un imprevisto, una rovinosa caduta del dispositivo, può procurare danni imprevisti a partire dalla classica rottura del display. Ma può succedere che lo smartphone ci caschi nell’acqua, oppure che qualcuno versi un liquido sull’apparecchio o ancor peggio che il cellulare sia vittima di un cortocircuito e vada a fuoco.
I costi da sostenere per proteggere il proprio dispositivo sono relativamente bassi, si parla anche di poche decine di euro l’anno, ma sono una sorta di elisir di lunga vita. Il prezzo della polizza naturalmente varia in base al modello, al valore dello smartphone e al periodo di copertura scelto all’atto della sottoscrizione della polizza.
Per avere un’idea più precisa di quel che offre il mercato può essere utile fare una ricerca magari utilizzando uno dei tanti siti di comparazione on line per scoprire tariffe e tipologia di copertura.
Che cosa copre una polizza smartphone?

Come ci spiega il broker MIOAssicuratore: “L’assicurazione copre i danni da malfunzionamento dell’antenna (il cellulare non riceve più regolarmente il segnale), i danni causati da infiltrazioni dell’acqua (il cellulare finisce in lavatrice e non funziona più), danni provocati da urti (il cellulare cade per terra e si frantuma il display) e anche il possibile utilizzo scorretto che venga fatto del telefono in seguito a smarrimento o furto (il cellulare viene utilizzato da terzi per effettuare telefonate minatorie)”.
Una copertura ad hoc può considerare anche il furto di dati preziosi dal proprio dispositivo.
L’assicurazione sullo smartphone copre e regala serenità a chi del cellulare fa un uso personale, così come a chi lo utilizza per lavoro per se come per i propri dipendenti aziendali.
Al di là delle polizze generiche, chi ha esigenze particolari può optare per scelte più ampie, che considerano polizze ad uso e consumo di professionisti.
In ogni caso è importante leggere e sottoscrivere con attenzione ogni dettaglio della polizza che si intende acquistare, per evitare sorprese inaspettate e negative.
Una qualsiasi forma di assicurazione sullo smartphone considera che, con gli anni, il valore del dispositivo varia andando verso una decrescita per questo varia il potenziale dei rimborsi.
Se durante il primo anno di vita un cellulare ha una potenzialità del 100%, il secondo cala scendendo all’80%, mentre il terzo anno il proprietario può contare solo su un valore pari al 60%. Ed è soprattutto per questo motivo che, di norma, le polizze sullo smartphone hanno una validità annuale, e vengono rinnovate di 12 mesi in 12 mesi. A fronte di tutto ciò è importante valutare con extrema ratio i limiti, le franchigie e le esclusioni considerati nella polizza.
Non sono rari i casi in cui il proprietario di uno smartphone stipula una polizza all’atto dell’acquisto, fruendo di un prodotto proposto dalla casa produttrice del cellulare. Si tratta di una protezione aggiuntiva, che va ad integrare quella proposta per legge.
scoccia dover pagare una polizza ma alla fine vale la pena se si pensa al valore del proprio smartphone. finchè va tutto bene uno non ci pensa ma specialmente quando si perde o lo rubano si rimpiange non averla fatta